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Parlare di strategia a medio/lungo termine è spesso un miraggio nelle realtà dello sport italiano. Meglio, si pensa, vivere alla giornata e questo perchè un documento strategico si pensa sia una cosa che non è.

Prendendo spunto da questo articolo di Paolo Pugni proviamo a smentire i falsi miti nel mondo dello sport:

  1. La strategia è solo per il mondo delle aziende e del business: non è vero. In primis perchè lo sport è un settore di business e quindi anche tu fai business. In secondo luogo perchè la strategia è sempre importante, e se ci pensi bene, il modo migliore di gestire una realtà sportiva è con i principi aziendali.
  2. La strategia è un documento statico: questo lo si pensa perchè si confonde strategia con tattica. Dobbiamo avere la capacità di rivedere periodicamente il documento per porre eventuali modifiche alle azioni da porre in essere, senza perdere gli obiettivi finali che, salvo stravolgimenti particolari, non può essere cambiato in continuazione.
  3. Non c’è tempo per fare una strategia: certo bisogna farla bene, ma non è necessario essere troppo dettagliati. Impariamo a definire i nostri obiettivi e impostiamo le attività principali, il resto arriverà man mano che andiamo avanti.
  4. La strategia ha il solo obiettivo della crescita: falso. Possiamo impostare le nostre azioni ad altri obiettivi quali la riduzione dei costi, l’efficientamento operativo, creare alleanze, ecc. Tutte le tipologie di sfide sono includibili in una strategia ben fatta.
  5. La strategia garantisce il successo: non è la bacchetta magica, serve una tattica ben fatta. In parole povere dobbiamo fare bene le azioni necessarie a portare avanti i nostri obiettivi.